Che ci sia una crisi strisciante della Giunta Comunale di Pergine, che su alcune scelte la maggioranza sia spaccata, che in questi mesi il Sindaco Corradi abbia corso il concreto rischio di “tornare a casa” perché parte dei consiglieri eletti nella sua alleanza gli avevano negato la fiducia, fotografa con esattezza il distacco di parte consistente dei cittadini dalla attuale maggioranza e dalle sue scelte.
Le migliaia di firme raccolte contro la realizzazione di un enorme, economicamente insostenibile, ed urbanisticamente sbagliato teatro tenda da dare in gestione a PSA, la mobilitazione dei cittadini arrivata fino a costringere la commissione legislativa provinciale competente a dichiarare la inadeguatezza di quella scelta ed a bloccare il contributo provinciale previsto, ha imposto alla Giunta Comunale un clamoroso un passo indietro.
Identico passo indietro è stato imposto alla Giunta relativamente a S:Cristoforo, dove sempre la mobilitazione popolare, le firme dei cittadini, le molteplici assemblee pubbliche hanno costretto al ritiro di un Piano di Sviluppo non solo sovradimensionato ma anche speculativo, che non risponde alla domanda di valorizzazione del lago e ad un uso ambientalmente sostenibile delle sue sponde, ma a lobbies speculative che su quell’area vogliono speculare. In Consiglio Comunale una parte significativa della maggioranza non ha votato come voleva Corradi ed ha imposto di fatto il ritiro del progetto.
La vicenda Teatro e quella di S:Cristoforo stanno ad indicare che se la volontà popolare si organizza è ancora possibile un controllo reale e sociale sulla attività amministrativa del Comune, che è ancora possibile far contare la volontà popolare. Ma indica anche la inadeguatezza di una maggioranza come quella che governa Pergine che pensa molto alle opere inutili, costose, e speculative e poco alla domanda sociale dei cittadini. Una maggioranza disattenta ai bisogni, che pensa assai poco alla riqualificazione urbanistica e territoriale del nostro comune, ai soggetti sociali più deboli, al lavorare per trasformare in comunità un Comune che sta conoscendo fortissimi fenomeni immigratori da Trento (da anni Pergine cresce di alcune centinaia di abitanti all’anno).
Parte consistente della maggioranza comunale (UPT, PATT, ex socialisti) sta reagendo a queste difficoltà attraverso il lancio di ripetuti segnali di disponibilità alle forze delle destra, ai berlusconiani di Pergine e alla Lega, minacciando la creazione di una nuova maggioranza con queste. Ciò porta alla paralisi politica ed amministrativa, alla politica della attività corrente, invece di operare per affrontare i problemi veri del nostro comune a cominciare dalle esigenze abitative dei ceti più deboli, dalla necessità di un riequilibrio urbanistico del Comune, dalla riqualificazione del centro storico e del nuclei di antica origine a partire da via Maier, vero e proprio esempio delle conseguenze negative di politiche residenziali dove prevale la nuova edificazione al riuso del patrimonio edilizio esistente.
Il Circolo di Pergine di Rifondazione Comunista (intitolato alle medaglie d’oro della resistenza Ora e Veglia) propone alle forze della sinistra ed ambientaliste del nostro Comune di opere da subito per definire assieme un programma politico per il Comune di Pergine in grado di indicare una seria alternativa alla vita amministrativa della città, ponendo al primo posto i problemi e le esigenze dei ceti poveri e subalterni della nostra popolazione: A Pergine ci sono le condizioni perché si superi la Giunta Corradi e si pensi ad un progetto di qualità, ambientalista e di sinistra. A questo lavoriamo e chiamiamo le forze politiche che in Consiglio ed in Giunta hanno risposto positivamente alla sollecitazione dei cittadini e dei movimenti sociali a costruire con noi e con i soggetti sociali che si sono mobilitati in questi mesi una Pergine diversa e di qualità.
INFINE….Fra le altre cose il sindaco Silvano Corradi ha messo con la sua giunta la “zona rossa” alla attività dei comunisti e dei democratici vietandoci piazza municipio – angolo via Crivelli, nostra presenza storica. Le motivazioni di questa scelta sono ignote e limitanti della attività sociale politica.
E per finire una notizia ed un annuncio…..
A Pergine negli anni venti c’era la sezione clandestina perginese del PC.I. Il libro inchiesta di Sandro Schmid “ Renato Sinigaglia – un antifascista marchigiano-trentino” edizioni Temi uscito recentemente parla di ciò.
Parla dell’attività e della vita di Renato Sinigaglia falegname, di Massimo Boller contabile, di Dante Riccamboni calzolaio, di Giuseppe Oss Pegorar anche lui falegname, Carlo Ferrari pittore e di Angelo Stenech e di molti altri e altre, tutti residenti a Pergine.
Polizia, milizia, reali carabinieri, tribunali speciali, torture, arresti, condanne, detenzioni, mancanza di lavoro, povertà ecco cosa hanno subito i comunisti di Pergine che hanno lottato per la libertà. Comunisti che Pergine e il Trentino hanno scordato.
Concludendo ( le righe concesse sono poche ) vorremo ricordare altre due follie locali o meglio speculazioni ambientali contro cui stiamo operando la funivia per la Panarotta e quella per le Vezzene quando le amministrazioni della nostra valle non sono capaci di fare una corsa notturna di bus da e per Trento .
ED OLTRE A QUESTO OVVIAMENTE c’è la nostra iniziativa contro le politiche economiche del Governo …
Allora troviamoci in piazza municipio!
Noi torneremo nuovamente in piazza municipio permesso o no, riteniamo lesiva della democrazia la scelta di un anno fa di Corradi di “confinarci” fra le bancarelle. Pensiamo che la piazza sia un momento di incontro necessario per discutere dei problemi e delle soluzioni della città e delle frazioni di Pergine.
Basta steccati, troviamoci.
Circolo comunale PRC
Ora e Veglia