sabato 12 marzo 2011

Con i comitati contro la speculazione a San Cristoforo

In aperto spregio al proprio programma elettorale delle elezioni comunali ultime scorse, che prevedeva espressamente il coinvolgimento attivo della popolazione nella predisposizione delle modifiche al territorio nel nostro comune*, la giunta Corradi per l'ennesima volta si fa beffa della volontà dei cittadini e delle migliaia di firme raccolte e decide di realizzare a S. Cristoforo l'ennesima speculazione a favore dei poteri forti del nostro comune.

Non è la prima volta, già in occasione della discussione sulla realizzazione del teatro all'aperto nel parco Tre Castagni dietro l'istituto scolastico Marie Curie, la giunta non ha tenuto conto delle critiche positive che migliaia di cittadini avevano rivolto al progetto attraverso un'apposita petizione ed ha tentato di imporre la propria volontà gigantista e speculativa.

La conseguenza è stata che di quelle critiche è stata costretta a farsi ora interprete la commissione provinciale competente e ed il progetto del nuovo teatro è stato almeno per ora bloccato nella convinzione che si tratta di un'opera spropositata, urbanisticamente mal collocata e a rischio di forte deficit economico. Adesso Corradi e la sua giunta ci riprovano con S.Cristoforo proponendo un modello di sviluppo per quella realtà in netto contrasto con qualsiasi politica ambientale (già negli anni 80 e 90 il decreto Galasso prevedeva l'inedificabilità delle rive dei laghi per almeno 150mt dalla linea di battigia).


Un progetto fortemente datato (anni '60) dove l'idea del turismo intensivo la fa da padrone (si pensi che addirittura si parla di multiproprietà), dove anziché la qualità dei luoghi prevale il cemento, senza ricadute positive per la comunità e invece fortemente lucroso per i proprietari delle aree, i progettisti, i soliti noti. Alle proteste della popolazione si è risposto con un metodo che con la democrazia non ha nulla a che fare. Cinque persone in parte maggiorenti e altri amministratori nel chiuso di una stanza in consiglio provinciale, pretendono di aver trovato la quadratura del cerchio e vengono a raccontare che se anche il piano che verrà presentato in consiglio comunale i prossimi giorni non fosse condivisibile, si può sempre cambiare dopo. In altre parole si fa finta di non capire che le critiche che muovono i cittadini non sono relative soltanto alla qualità della proposta ma alla sua stessa esistenza e che quindi da discutere non è qualche aggiustamento volumetrico, le altezze di questo o quel fabbricato, la collocazione qui o la dei parcheggi o il loro dimensionamento, ma il fatto che l'opera venga realizzata o meno in quanto è l'opera stessa a prospettare uno sviluppo di quella parte del lago come fortemente speculativo. Da un altro verso poi non basta diminuire la quantità della perequazione da cedere ai proprietari ad Assizzi, ma non va fatta nessuna perequazione essendo a favore dei proprietari estremamente lucrativo il solo cambio di destinazione dell'area sul lago.

Se da Corradi non potevamo che aspettarcelo, del resto ha fatto di tutto per sembrare un sindaco di destra impermeabile a qualsiasi volontà popolare, spiace che il Partito Democratico che aveva provato ad essere attento ad alcune delle volontà e delle critiche della popolazione abbia invece scelto di appoggiare Corradi e l'accordo di piazza Dante.

Non bastano i mal di pancia, è necessario che su questioni di questo tipo chi ha davvero a cuore Pergine e il suo futuro e crede uno sviluppo sostenibile sappia dire no fino in fondo, senza preoccuparsi eccessivamente dell'esito istituzionale delle proprie posizioni. Una giunta di centro sinistra che fa politiche speculative e di centro destra non serve a nessuno e più si continua in questa posizione maggiore diviene il malcontento della popolazione e la disaffezione verso questa politica.

Si tratta invece di valorizzare l'azione positiva svolta dai Comitati dei cittadini, sia sulla vicenda del Teatro che su San Cristoforo, capendo che è in questo modo che i cittadini dicono la loro sullo sviluppo di Pergine riuscendo a coinvolgere centinaia e centinaia di persone in un'iniziativa democratica e partecipata.

Una politica seria vorrebbe che di questo si facesse tesoro e che non prevalesse invece l'interesse di bottega di affaristi vari...

Il circolo “Ora e Veglia” di Rifondazione comunista e la Federazione della sinistra esprimono la loro totale adesione alle iniziative dei Comitati e chiamano la popolazione di Pergine a far sentire la propria voce anche in occasione dei dibattiti consiliari che su questi temi si terranno in Comune nei prossimi giorni.



per il circolo di Rifondazione comunista di Pergine Valsugana il segretario Giordano Pontalti
David Lira segreteria provinciale Rifondazone comunista - Federazione della sinistra.

* Partecipazione delle persone nelle scelte, nella pianificazione dei servizi, del territorio, costruzione condivisa di visioni di scenari di sviluppo a medio e lungo termine.
dal Programma del Partito Democratico di Pergine Elezioni x le elezioni amministrative 2009

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