domenica 2 maggio 2010

Comunicato stampa PRC-FDS su Alphacan e la crisi in Trentino



Trento, 30 aprile 2010


COMUNICATO STAMPA: Alphacan e non solo. Quale futuro per i lavoratori?

Una dopo l’altra stanno chiudendo, una dopo l’altra cacciano i lavoratori alla stregua di macchine non più utili, una dopo l’altra dettano condizioni pesantissime se vuoi rimanere a lavorare. Questa è la ricetta liberista per uscire dalla crisi, la loro ricetta.

Come nel resto d’Italia, anche qui in Trentino il terremoto economico demolisce tantissime realtà industriali ed economiche (anche terziario, commercio ed artigianato non sono immuni).

A livello nazionale il governo di centro destra continua a dire che questa crisi è poca cosa e comunque ce la stiamo mettendo alle spalle. Continuano a prenderci in giro. Hanno regalato miliardi alle banche e alla finanza, ai lavoratori la disoccupazione. Hanno coperto le bolle finanziarie di aziende che invece di investire in tecnologia hanno riversato i loro fondi in speculazione e quello che è raccapricciante che questo modello di gestione non è finito. Decine di aziende continuano in maniera perversa a creare bolle finanziarie.

In Trentino, dove a differenza del governo nazionale, sono stati riversati nelle tasche delle aziende centinaia di milioni di euro (purtroppo per i lavoratori, come al solito, solo le briciole) la situazione non sembra prendere strade differenti.

Numerose sono le aziende che stanno smobilitando o nella migliore delle ipotesi, non riescono a ripartire. Valsugana, Rovereto, Trento si stanno riempiendo di attività produttive ferme, il futuro dei lavoratori e di conseguenza dell’economia in generale sta cominciando a mettere paura, anche qui nel ricco Trentino, tra una indifferenza assordante.

A nostro avviso è mancato un piano di riconversione vera dell’economia, sono stati messi sul piatto unicamente interventi tendenti a mantenere in piedi uno status quo che non aveva futuro. Anni fa avevamo chiesto all’allora giunta provinciale uno studio per progettare lavoro, per pensare ad un diverso modello produttivo, che partisse dal legare produzione, ambiente e territorio. Filiere progettuali e produttive funzionali allo sfruttamento delle energie rinnovabili, alla progettazione di tecnologie avanzate. Nello stesso tempo creare maggiori sinergie su agricoltura, filiera del legno, autosufficienza energetica, filiera del riuso (a volte il rifiuto, se non si brucia, produce ricchezza).

E’ dal 2003 che avevamo lanciato l’allarme Trentino e ci è sempre stato risposto che va tutto bene, siamo al sicuro! Oggi ci ritroviamo con un tasso di lavoro precario che è fra i più alti a livello nazionale, edilizia ferma, attività produttive che si stanno fermando, progettazione di grandi opere letteralmente inutili per il Trentino proprio perché sta collassando un modello economico a livello internazionale, a cui queste grandi opere erano destinate, assoluta mancanza di idee da parte delle amministrazioni pubbliche sul come intervenire in maniera efficace.

ALPHACAN è un esempio di tutto questo. Operai di esperienza lasciati senza lavoro, famiglie messe in crisi, lavoratori “troppo giovani” per la pensione ma “troppo vecchi” per questo sistema economico che ti rifiuta (anche perché la loro logica è assumere in modo precario e possibilmente poco esperti così ti pagano di meno), lavoratori che, nella migliore delle ipotesi, dovranno diventare forzati del pendolarismo per recarsi ad Arco. Tutto questo viene alla luce come un disastro annunciato, affrontato con superficialità, con indifferenza e a pagare la crisi, come al solito, sono i lavoratori.

Chiediamo una forte inversione di tendenza, chiediamo un intervento pubblico vero e non solo specchietti per le allodole. Vanno aiutati i lavoratori, va riconsegnato a loro un futuro, un futuro che questo sistema economico fallimentare sta loro rubando.

ALPHACAN, CEDERNA, OMGA di Grigno, ISI, SALVELOX per restare in Valsugana, ma ADLER, TEXBOND ed altre a Rovereto, settori importanti dell’artigianato e del commercio che stanno chiudendo, possono essere che solo l’inizio e bisogna muoversi, velocemente, anche domani la gente deve mangiare.

Stesso invito al governo nazionale, un governo che si sta dimostrando sempre più incapace a progettare economia, un governo che si è nascosto usando guerre tra poveri, dicendo che lo straniero porta via il lavoro! Ma quale lavoro, pian piano non ce n’è più e non sono capaci a progettarlo. E’ più facile farsi le leggi per salvarsi dai processi e dalla galera!

La Segreteria Provinciale del Trentino
Partito della Rifondazione Comunista

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